Catechesi di sq.: Tigri, Pantere e Aquile

 

29 marzo 2020 

LA FIDUCIA

by  Sq. Tigri

Sq. Sparvieri

  • Gianmarco (capo squadriglia)
  • Anastasio (vice capo squadriglia)
  • Pierino (terzo anno)
  • Poponzio (secondo anno)
  • Genoveffo (primo anno)

 

1^ SITUAZIONE

Poponzio va con Genoveffo a raccogliere legna per il fuoco, e nel farlo si taglia un dito.

Nel frattempo  il capo Gianmarco sta facendo Con.Ca, i capi reparto stanno cenando, il vice Anastasio (che ha infermiere) sta cucinando insieme a Pierino.

Se fossi Poponzio, a chi ti rivolgeresti? Ti fideresti del novizio che è li con te? Andresti a disturbare gli altri?

 

2^ SITUAZIONE

Gianmarco sta per partire per l’hike dei passanti e Genoveffo ha un momento di sconforto perché non è mai stato un giorno senza il suo capo squadriglia prima d’ora.

Ora Gianmarco sta preparando lo zaino insieme alla squadriglia e i capi reparto stanno preparando la catechesi per la partenza degli hike.

Se fossi Genoveffo da chi andresti per chiedere conforto?

 

3^ SITUAZIONE

Anastasio deve decidere un posto giusto per l’angolo di squadriglia.

Gianmarco con tutta la squadriglia sta scaricando i pali, i capi parlano fra di loro e c’è il vice capo squadriglia della squadriglia Lucertole che non sta facendo nulla.

Se fossi Anastasio a chi chiederesti aiuto? A Gianmarco? Alla tua squadriglia? Ai capi reparto? Al vice capo squadriglia di un’altra squadriglia?

 

CONCLUSIONI

La fiducia nasce con il tempo: esattamente come quando Marta ha esitato nei confronti di Gesù nel Vangelo di oggi (Gv 11, 1-45), ma poi si è totalmente af-fidata a Lui.

La fiducia è un concetto diverso per ciascuno di noi e si costruisce attraverso la condivisione con gli altri e tramite il conoscersi sempre meglio.

Noi squadriglia Tigri invitiamo tutte le altre squadriglie del reparto Stella Polare a condividere sul gruppo di Con.Ca. una propria riflessione in merito a questa catechesi, in qualsiasi forma.

 

 

CATECHESI SQ. PANTERE

Luca 13,1-5

1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Noi Pantere abbiamo preso spunto dal Vangelo di Luca 13 che parla della necessità della penitenza in quanto non è dovuta alla colpa di chi ne viene messo alla prova. La penitenza è per questo molto attuale come tema, per il momento che stiamo passando tutti. Questa penitenza, infatti, non dipende dalla colpa che ognuno di noi ha per questa pandemia, ma dipende da una situazione che si è venuta a creare senza che nessuno avesse colpa (eccetto per quelli che andavano a prendere il loro aperitivo per fare i trasgressivi invece che evitare gli assembramenti).

L’attività è dunque trovare penitenze che sono conseguenze di una colpa (non in modo diretto, come ad esempio i reati).

Se non siete riusciti a trovare esempi era proprio questo l’intento poiché come noi Pantere abbiamo pensato non esistono eventi che ricadano su di noi, eccetto quelli “causa-effetto”.

Noi abbiamo pensato che infatti esistono due tipi di eventi:
quelli “causa-effetto” e quelli di forza maggiore, che non possiamo controllare o causare personalmente.
Degli ultimi parla il Vangelo che abbiamo letto, e la situazione in cui ci troviamo ne è un esempio.

Tutto ciò che possiamo fare è restare a casa e fare la nostra parte, per cui #noipanterestiamoacasa 

 

                                                                   

                                                                                                                                                          05/04/2020

CATECHESI SQ. AQUILE 

Noi aquile dopo aver letto e riflettuto sul brano del Vangelo riguardante l’entrata di Gesù a Gerusalemme abbiamo concluso, che esso sia legato ad un punto della nostra legge scout ovvero saper obbedire. Infatti gli apostoli seguono le indicazioni di Gesù andandogli a prendere l’asina senza obbiettare, perché riconoscono in lui una figura da seguire, che sa quello che dice. Un particolare che ci ha fatto pensare è stato anche il modo umile con cui Gesù ha scelto di entrare a Gerusalemme, mostrandoci come lui abbia preferito mettersi al pari di tutti gli uomini.

Non ci siamo però fermate a riflettere solo su questo brano, bensì su tutto il periodo a cui la domenica delle palme da inizio, settimana che si conclude con Gesù che muore per noi, un atto che però compie con un obiettivo specifico ,ovvero quello di mostrarci l’immenso amore che prova nei nostri confronti e di aiutarci ad ottenere il perdono dei nostri peccati.

Facendo riferimento a questo atto così drastico, ci siamo poste la domanda di cosa invece noi come persona, come squadrigliera stessimo facendo per essere utili e aiutare il resto della squadriglia, le risposte sono state differenti avendo noi capacità diverse, c’è stato infatti chi ha risposto più parlando di conoscenze tecniche e chi invece di carattere, ma sono state proprio queste diversità a mostrarci come ognuno sia importante a modo suo, di come ognuno contribuisca a rendere unica la nostra squadriglia.

Vi chiediamo quindi di pensare personalmente cosa voi stiate facendo singolarmente per aiutare la vostra squadriglia, e di rifletterne poi insieme.

Vi lasciamo anche da svolgere di squadriglia un piccolo quiz sulla Pasqua.

https://kahoot.it/challenge/0500679?challenge-id=c583df35-21b8-4419-bad1-aa7fcac607c6_1585988317699