Oggi, 23 Aprile, si festeggia San Giorgio martire
Patrono di tutti gli Esploratori e Guide del mondo!
Chi era San Giorgio?
La Leggenda narra che un orribile Drago uscisse di tanto in tanto dal fondo di un lago e si avvicinasse alle mura della città (Selem) recandovi la morte col suo pestifero alito. Per tenere lontano tanto flagello, le popolazioni del luogo offrivano al mostro ogni giorno giovani vittime, estratte a sorte. Un giorno toccò alla figlia del Re (Cleolinda) offrirsi in pasto al drago. Il monarca, che nulla poté fare per evitare questa orribile sorte alla tenera figliola, l’accompagnò in lacrime alle rive del lago. La principessa pareva irrimediabilmente votata all’atroce fine, quando in suo aiuto accorse un coraggioso Cavaliere proveniente dalla Cappadocia, Giorgio appunto.
Il prode guerriero sguainò la sua spada e ridusse il terrificante drago come un mite agnellino, che la giovanetta portò al guinzaglio dentro le mura della città, ormai inoffensivo, tra lo stupore di tutti gli abitanti che si serravano in casa spaventati. Il misterioso cavaliere li rassicurò, gridando loro di essere venuto a vincere il drago in nome di Cristo, perché si convertissero e fossero battezzati.
Questa leggenda mostra il valore, il coraggio, la lealtà, l’obbedienza, la cortesia che San Giorgio aveva adottato e che anche la Legge Scout sottolinea come prerogative di una Guida e di un Esploratore.
Quando si trovava di fronte ad una difficoltà o ad un pericolo, per grande che fosse egli non lo evitava, né lo temeva, ma lo affrontava con tutta la forza che poteva infondere in sé e nel suo cavallo.
Anche la gloriosa fine di questo martire ha lo stesso sapore di leggenda. Condannato a morte a causa del rifiuto di venerare gli Dei dell’Impero, i carnefici sperimentarono sul suo corpo i più atroci tormenti. Pareva fatto di ferro. Di fronte al suo invitto coraggio e alla sua fede si convertì la stessa moglie dell’Imperatore. Molti cristiani, pavidi di fronte alle minacce dei carnefici, trovarono la forza di rendere testimonianza a Cristo con l’estremo olocausto della loro vita. Infine anche S. Giorgio piegò la testa sulla colonna e una spada tagliente pose fine alla sua ancor giovane vita.
Cosa diceva B.P. del Santo Protettore?
“Per i Ragazzi, San Giorgio lancia a ciascuno il suo grido di battaglia, per incitarlo a prepararsi nella sua armatura di capacità, a impugnare l’arma del carattere e, servendosi di tutte le risorse a sua disposizione, ad attaccare vigorosamente il drago della tentazione, il male, la difficoltà che gli si para di fronte, con cuore saldo e fiducia gioiosa”.
La liberazione della ragazza rappresenta il servizio del prossimo.